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3.d Regole, Etica e possibili implicazioni future della biometrica

  • Panfilo Dicandilo
  • 17 nov
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 22 nov


Oltre alle questioni di mera natura tecnica, l’avanzare delle tecnologie biometriche in settori sempre più sensibili porta al nascere di necessità, regolamentazioni e chiarezza, soprattutto riguardo i diritti, il potere e le responsabilità, ponendo la domanda riguardo chi dovrebbe stabilire le regole e come si dovrebbero tutelare i cittadini. Proprio per questo la governance biometrica diventa uno dei nodi centrali del discorso riguardo l’impatto sociale di tali tecnologie, per il quale risulta necessario acquisire consapevolezza riguardo le proprie tutele e garanzie, per salvaguardarsi consapevolmente da un sistema che passa inosservato sotto gli occhi comuni.


Il GDPR

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A livello Europeo il quadro Normativo è oggi dominato dal GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati)che classifica i dati Biometrici come “categorie particolari”, informazioni talmente sensibili da richiedere misure estremamente stringenti e precauzionali per essere trattati e raccolti, più che una questione di privacy il problema è che questi dati una volta violati non sono cambiabili o recuperabili, perdendo non solo il loro valore ma compromettendo in maniera irreversibile la sicurezza.


Il nuovo AI Act considera la biometria, soprattutto quella al fine di autenticazione una tecnologia ad altissimo rischio, applicando obblighi rigidi come audit periodici, documentazione completa e trasparente e controlli su accuratezza ed equità dei sistemi, rendendo possibili discriminazioni riconosciute non come errore tecnico inevitabile, ma piuttosto come fallimenti del sistema a carico della produzione, responsabilizzata di ovviare a tali malfunzionamente prima della distribuzione del prodotto.

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L’elDAS 2.0, che riguarda l’identità digitale europea, stabilisce come le credenziali biometriche possano essere integrate nei servizi statali, con l’obiettivo di rendere l'identità digitale sicura e interoperabile, tuttavia ciò alimenta il discorso riguardo come i cittadini possano effettivamente possedere le proprie informazioni e quali siano le garanzie che tale sistema non assumi una funzione di sorveglianza.


Conclusioni

Oltre le singole leggi sono presenti numerosissime speculazioni e temi etici complessi riguardo l’affermarsi di questi sistemi, possiamo effettivamente scegliere di utilizzare la biometria? O è un requisito pre imposto?  Ci sono numerosi studi riguardo l’etica della tecnologia che sottolineano che la questione non è solo “cosa può fare la biometria” ma piuttosto “in che tipo di società ci sta trasformando essa”, bisogna riconoscere il potere politico e morale della cosa: è possibile decidere chi possa o debba essere identificato, in quali contesti, con quali limiti e con quali conseguenze? Cosa ci garantisce che prima o poi questa normalizzazione non perderà la sua regolarità e trasparenza assumendo caratteri di controllo silenzioso? Perché bisogna considerare che in una società nella quale il corpo diventa Password, non è solo la sicurezza dei dati ad essere in gioco, ma il significato stesso di identità e libertà individuale.



Fonti delle immagini

Immagine 1: getsharedcontacts.it Conformità al GPDR
Risorsa: https://getsharedcontacts.com/it/conformita-al-gdpr/

Immagine 2 Law and Tech- Research cluster, AI Act is Finally Approved: An Ultimate Regulation, or Will We Keep Needing More Revisions?
Risorsa: https://lawandtech.ie/ai-act-is-finally-approved-an-ultimate-regulation-or-will-we-keep-needing-more-revisions/

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