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La Biometria integrata nella società: il corpo come password

  • Panfilo Dicandilo
  • 17 nov
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 22 nov


Siamo oramai più che abituati, ad accedere ai nostri dispositivi o informazioni personali  tramite le nostre caratteristiche univoche, in un sistema affermatosi grazie alla sua immediatezza e semplicità all’interno della nostra quotidianità. Questa normalità apparente nasconde però un importante trasformazione sociale, la biometria rende il corpo stesso uno strumento di identificazione, nel quale l'identità non è più un qualcosa da dimostrare, ma piuttosto un qualcosa che si riconduce a noi a prescindere, ancorandosi al nostro essere e comportamento. 


Tale cambiamento modifica il nostro rapporto con stato, aziende e tecnologia, da un lato apporta una maggiore efficienza eliminando la necessità di metodi di riconoscimento analogici, dall’altro una mancanza di intervento attivo e consapevole nell’atto del riconoscimento, che può essere tradotto nell’essere riconosciuti e osservati in qualsiasi momento, senza la possibilità di contestare o anche accorgersi della cosa. In diversi studi nel campo della sorveglianza, nello specifico in quelli osservati da David Lyon (2007) viene dimostrato che quando una tecnologia diventa invisibile, tende difficilmente ad essere discussa criticamente, e si crea così il rischio che una tecnologia come quella della biometria possa essere considerata neutra, e anzi portata ad uno stato di accettazione passiva nonostante le sue implicazioni gradualmente più discriminatorie, quando in realtà come ogni sistema è strettamente collegata e incorporata in relazioni di potere.


Chi raccoglie i dati? Chi decide come usarli? Chi garantisce che non vengano collegati ad altri database o ad esterni? 

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Alla luce di ciò la Biometria può sì rafforzare e rendere più efficiente il controllo istituzionale in aeroporti, istituzioni e sicurezza urbana, ma anche ridurre la privacy trasformando il corpo in dato amministrativo e normalizzare forme pervasive di monitoraggio, alimentando al contempo grazie alla sua natura invisibile e immediata la sua diffusione e mimetizzazione.


Fonti delle immagini

Immagine 1 generata con AI (DALL • E open.ai)

Immagine 2 generata con AI (DALL • E open.ai)

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