top of page

Fallimenti e curiosità

  • Alessia Roccabruna
  • 13 nov
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 22 nov

ree

Il caso degli orsetti gommosi

Nel 2002 è avvenuto un caso curioso che si può definire un fallimento per la tecnologia biometrica. Una conferenza del settore della sicurezza a Las Vegas ha scoperto che un ricercatore di nome Tsutomu Matsumoto è riuscito ad accedere ad un sistema biometrico sconosciuto in meno di un’ora, utilizzando impronte digitali false modellate con delle caramelle gommose Gummi Bear. Questo avvenimento per quanto possa risultare divertente è allo stesso tempo anche preoccupante.


Un altro fallimento... i “falsi positivi”!

Questo è un fallimento dovuto ai dispositivi di riconoscimento facciale.

Ci sono stati recenti casi di incarcerazione errata negli Stati Uniti a causa di “falsi positivi”. Come l’arresto per trenta ore di Robert Williams a Detroit da parte della polizia. Questo è stato il primo caso pubblicamente denunciato di un falso “match” di riconoscimento facciale che ha portato al suo arresto ingiusto. La Polizia di Detroit ha cercato di identificare il ladro catturando un’immagine sfocata e di bassa qualità dalle videocamere di sicurezza e questa è stata inviata alla Polizia del Michigan per eseguire una ricerca tramite tecnologia di riconoscimento facciale per identificare il colpevole. Purtroppo questo sistema di identificazione ha trovato una corrispondenza con una foto di una patente scaduta di Williams. La corrispondenza però era sbagliata perché il falso colpevole non era lì nei pressi nel negozio e non era chiaramente lui nel video quel giorno del 2018 durante il furto. Le organizzazioni per la difesa delle libertà civili hanno sottolineato le gravi implicazioni di queste tecnologie biometriche sia per la privacy e per i pericoli derivanti dal fatto di affidarsi

a singole tecnologie biometriche, continuano in ogni caso ad aumentare gli

investimenti in questo campo.

ree



Commenti


Alphonse Bertillon
Francis Galton
bottom of page